LA CHIESETTA DI SAN DANIELE (m 1197)
La chiesetta di S. Daniele e S. Gottardo, annidata sul fianco di Col de Poeca e raggiungibile da Col Ciampon in circa 20 minuti di aspra salita, vive d'estate un suo periodo di grande rinomanza e di molte visite.
I locali lo considerano il piccolo santuario di casa propria, una parte importante della storia della piccola patria, un rassicurante tutore posto dalla provvidenza a vegliare benigno sulle loro case e sui loro raccolti.
Si ritiene che in epoca romana qui sorgesse una torre d'osservazione: un documento del 1200 designa infatti la zona sottostante a Col de Poeca e Col Ciampon col toponimo di "Sub Castello" ed una presenza romana verrebbe confermata da numerosi ritrovamenti di fibule ed altri oggetti, soprattutto durante gli importanti lavori militari del 1915.
Il tempio esisteva già nel 1345, fu rifabbricato nel 1350 e dotato di una campana nel 1525.
Sebbene la festa di S. Daniele ricorra il 3 gennaio, a Vigo il Santo veniva (e viene) festeggiato il 28 agosto, il giorno seguente cioè a quello fissato per la smonticazione.
Con l'arrivo delle truppe napoleoniche e la relativa serie di sconvolgimenti politici e sociali ad esso collegata, l'interesse verso la chiesetta andò scemando, tanto che cadde in rovina. Della vecchia chiesa, che era in pietra e in stile gotico, si intravedono ancor oggi i resti, a circa 10 metri a valle dell'edificio attuale.
Passata la bufera e superate le difficili contingenze politiche della prima metà dell'800, la devozione popolare ritornò con rinnovato slancio ad onorare il suo santo protettore e ad impetrane l'aiuto in un nuovo, dignitoso sacello.
La prima pietra fu posta il 16 giugno 1862 e durante lo scavo delle fondamenta vennero alla luce delle ossa umane, alcune delle quali di inusitate proporzioni.
Inaugurato nello stesso anno 1862, il piccolo tempio è stato restaurato nel 1965 e nel 1984.
Verso la fine dell'800 e durante la prima guerra mondiale tutta la zona fu interessata da lavori militari ed anche il tratto di sentiero da Ciampon a S. Daniele fu allargato.
Ma, al di là dei suoi pregi artistici, la chiesetta sa attirare il locale e il turista anzitutto col fascino di una architettura umile e devota, a misura di uomo e di natura.
DESCRIZIONE PERCORSO
L’itinerario proposto permette di visitare il “punto di appoggio” di Col Ciampon, realizzato tra il 1090 e il 1917. Lasciata la macchina presso l’Arena di Laggio, si prosegue a piedi lungo via Villanova alla volta di “Val”, imboccando così l’ex arteria militare. Dopo circa un chilometro si giunge in “Rota”, dove la strada si fa pianeggiante, inoltrandosi nel bosco. In questo tratto è stato realizzato un sentiero botanico dedicato a Gabriele Larese.
Quando la mulattiera giunge all’ampia curva in “Val Zenaria”, si possono notare, nella parte bassa, i terrapieni per i baraccamenti che durante la Grande Guerra ospitavano il presidio di Col Ciampon. Da qui con leggera pendenza si sale per circa 500 metri lungo il tratto scavato nella roccia e caratterizzato anche da grandi muri di scarpa e controscarpa, con ai lati una caratteristica “Via Crucis”.
Passata la piccola nicchia di “S. Teresa”, si giunge in “Ciampon” e in vista degli apprestamenti militari (blockhaus), che garantivano la protezione sul rovescio della posizione. Da qui con un’ulteriore salita di circa 700 metri si giunge alla chiesetta di S. Daniele.
RITROVO
A Laggio (Vigo di Cadore, m 945), presso il piazzale Arena.
DISLIVELLO
100 metri circa
DURATA
3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie, variabili in funzione dell’interesse nei riguardi dei singoli manufatti visitabili.
DIFFICOLTA’
Percorso turistico, adatto anche a persone con ridotte capacità motorie, ma non in carrozzina.
Croce di S. Daniele illuminata e vista da Laggio
La chiesetta al crepuscolo con la croce illuminata
La forza della Fede..... una stazione del Rosario di S. Daniele
Un picolo sforzo per arrivare in cima ci vuole.......
Agosto 1967....... il piacere di arrivare non è cambiato da allora